#: locale=it ## Tour ### Description tour.description = Mulattiera Santantonio ### Title tour.name = Mulattiera Santantonio ## Skin ### Multiline Text HTMLText_B17AB6B0_BE98_4061_41CB_C8CCD6CE2C0A.html =
Mulattiera di Sant'Antonio








































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Mulattiera di Sant'Antonio
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A metà strada si incontrano terrazzamenti di uliveti ben curati. Le zone collinari sopra Sorrento sono infatti dedicate alla coltivazione dell’ulivo, coltivato su terreni in forte pendenza o a terrazze, delimitati da muretti di pietrame calcareo a secco, creando un ecosistema che si interseca e si integra perfettamente con la macchia mediterranea. Questa essenza arborea, dotata di grande rusticità e longevità, era sacra ai Greci e cara ai Latini ed è stata per millenni fonte primaria di sostentamento degli agricoltori sorrentini.
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Salendo verso il centro di Sant’ Agata sui due Golfi il sentiero costeggia piccoli orti privati. Accanto ai più noti limoni, arance, noci di Sorrento ed allo squisito olio d’oliva, questa zona conserva, soprattutto nelle zone collinari più interne, prodotti di nicchia unici nel loro genere. Tra questi un ruolo di eccellenza va attribuito alla mela limoncella di Sant’Agata sui due Golfi. In questo lembo di terra, sospeso tra i Golfi di Napoli e Salerno, a 400 metri sul livello del mare, viene infatti ancora coltivato questo tipico frutto dal colore giallo paglierino, che fino alla metà del secolo scorso costituiva la risorsa economica principale per gli abitanti.
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Entrando in Sant’Agata ci si inoltra in stretti vicoli incuneati tra alte mura in tufo, che offrono ombra anche d’estate. In taluni punti archi rampanti collegano e sostengono le due pareti affrontate.
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A ridosso del sentiero si affacciano giardini privati, sviluppati su terrazzamenti in pietra, con una splendida vista su Sorrento. Molte residenze di Sant’Agata hanno da lungo tempo una destinazione d’uso prevalentemente turistica, in quanto, già nel XIX secolo, al tempo del Grand Tour, il luogo rientrava tra gli itinerari internazionali di maggior prestigio.
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Questa casa di Sant’Agata fu l’amato soggiorno estivo Salvatore Di Giacomo, poeta, drammaturgo e saggista italiano. Qui compose poesie in lingua napoletana (alcune delle quali poi musicate) che costituiscono parte importante della cultura popolare partenopea.
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Possiamo immaginare passeggiare lungo questi sentieri un ispirato Nietzsche, che proprio nella terra delle sirene scrisse “Umano, troppo umano”, la prima opera in cui il filosofo utilizza la forma dell’aforisma pubblicata nel 1876. Scrivendo alla sorella Elisabeth e alla madre Franziska egli dichiara: “Sorrento e Napoli sono belli, le persone non esagerano. L’aria è qui un misto di aria di montagna e di aria di mare”.
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Il toponimo "Sorrento", ben documentato in epoca classica anche da fonti greche, deriva dal latino "Surrentum". La sua origine viene fatta risalire dalla forma greca Συρρεντόν, Syrrentón, dal verbo συρρέο, syrréo, "confluisco", con riferimento alle acque che scendono dalle strette valli nelle vicinanze. Il nome assume quindi il significato di "confluenza delle acque".
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Partendo da Sorrento, la mulattiera, si inerpica fino a Sant’Agata dei due Golfi, addentrandosi in una zona quasi selvatica, dove piccoli boschi si alternano a terreni coltivati. Da alcuni punti è possibile osservare Sorrento da una angolazione davvero unica. Chi vuole regalarsi le emozioni di una passeggiata lungo questo suggestivo tracciato, ma desidera risparmiare energie, per arrivare in via Sant’ Antonio, dove inizia il sentiero, può utilizzare alcuni bus della linea Circumvesuviana.
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Il sentiero di Sant'Antonio offre emozioni indimenticabili a coloro che amano camminare e godere di magnifiche viste. quello che collega la Città del Tasso con Sant’ Agata sui due Golfi è sicuramente uno dei più suggestivi tra gli antichi sentieri che ancora oggi si possono trovare a Sorrento. Un percorso ideale tanto per gli amanti del trekking, quanto per gli appassionati dei panorami di particolare affascino.
### Title window_AC71C5EC_B485_60F6_41B0_2AAED89843DC.title = Le valli di Surrentum window_AC7F6629_B487_637F_41D8_BE9507438C63.title = Il percorso window_ACA319EC_B487_20F5_41DB_1461A3C50E93.title = Un sentiero panoramico window_AD082E9B_B483_2353_41C4_8CD8DA256B61.title = I vicoli tra le mura in tufo window_AD3AA9BD_B485_2154_41A0_A0810250D89C.title = Gli orti e i frutteti di Sant’Agata window_AD723C0F_B483_2733_4198_ED41B58B159D.title = Residenze con belvedere window_AD8A12D7_B485_E0D3_41A0_CF831CE5F2E6.title = Uliveti window_ADFD323D_B485_2357_41D6_ECB187BA8950.title = Nietzsche a Sorrento window_AEBD1DFC_B483_E0D5_41E3_5384443F6194.title = La residenza di Salvatore di Giacomo ## Action ### URL LinkBehaviour_DC7406EA_CE53_7D42_41E1_330DDFAFCC6B.source = www.napoliforme.it