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Vicinissimo a Napoli, uno dei suoi confini è con il quartiere di Secondigliano, è oggi centro industriale tessile e calzaturiero, ma come gli altri antichi casali ha un’origine agricola. Particolarmente apprezzata era la coltivazione, continuata fino all’Ottocento, del lino e della canapa utilizzata per la fabbricazione delle corde (e ramoscelli di canapa ornano lo stemma della città). Il nome della cittadina per alcuni deriva da aer sano, aria sana, per altri dal nome dell’antico proprietario del fondo rustico romano, Artius, intorno al quale si svilupperà il villaggio. Santo patrono di Arzano è Sant’Agrippino, uno dei primi vescovi di Napoli e secondo le leggende protettore della cittadina dai pericolosi Saraceni, e a lui è dedicata la chiesa cinquecentesca edificata (1560-1598) su una struttura più antica. L’interno maestoso è a croce latina con navata centrale e due navate laterali sulle quali si aprono le cappelle, ristrutturate e abbellite nel corso dei secoli. E i lavori del 1753 donano alla facciata l’aspetto settecentesco che la caratterizza.Una storia singolare connota la cappella del Sacramento, sul lato sinistro della chiesa, dove nel 1858 sono traslati, provenienti da Roma, i resti del corpo decapitato della martire Giustina a cura dei Padri della Missione, a lei molto devoti. E il culto popolare tributato alla santa diviene in città tanto diffuso e sentito da mutare il nome alla cappella, indicata da allora come cappella di Santa Giustina. La leggenda nata intorno al viaggio delle reliquie della santa narra che i Padri della Missione decidono di portare il corpo di Giustina in Sicilia e intraprendono il lungo viaggio su un carro trainato da buoi. Giunti a Arzano, i buoi si fermano rifiutando di proseguire e il ‘segno’ viene interpretato come volontà della martire di restare per sempre nella cittadina campana.
place
Parrocchia San Agrippino, Piazza Raffaele Cimmino, Arzano, Napoli, Campania, 80022, Italia - Arzano