Edificio di culto

Chiesa di Sant’Antimo

Casale collegato all’area della Atella romana, si sviluppa a partire dal IX secolo e la sua fondazione, fissata dalla tradizione all’816 d.C., è racchiusa in una leggenda. Si tramanda che Antimo (o Antemio) duca di Napoli, a caccia in questa zona, si fermi a riposare e riceva in sogno l’incarico dal santo di cui porta il nome di costruire un’edicola votiva, che il duca dedicherà proprio al martire Sant’Antimo: il tempietto diventa il centro attorno al quale cresce l’abitato e da cui il paese prenderà il nome. Sul luogo della primitiva cappelletta sorge il castello baronale e la chiesa di Sant’Antimo, oggi nella piazza centrale del Comune. La chiesa, a navata unica con cappelle laterali, conserva opere d’arte databili dal Seicento all’Ottocento che testimoniano la devozione ininterrotta verso il santo patrono. La cappella di Sant’Antimo è realizzata (XVII secolo) per accogliere le reliquie del martire e tutta la città partecipa alle spese di costruzione. È ancora la tradizione che racconta come le spoglie del santo, decapitato a Roma ai tempi delle persecuzioni di Diocleziano (l’11 maggio 305, secondo testi agiografici non si sa quanto attendibili), siano donate da papa Paolo V a una nobildonna romana che a sua volta le affida a Antonio Carelli, un sacerdote nato a Sant’Antimo, e come in seguito il nipote di questi, Angelo Clarelli, regali le reliquie alla città (1658) ora custodite sotto la mensa dell’altare, in un’urna d’argento. Nella cappella in una nicchia è il busto in argento di Sant’Antimo (1712) protagonista ogni anno della settimana dedicata ai festeggiamenti in onore del patrono.

place
Santuario di Sant'Antimo, Via Trieste e Trento, Sant'Antimo, Napoli, Campania, 80029, Italia - Sant'Antimo
Accessibile
timer
20 Minuti
Libero
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