Archeologia

Crypta Neapolitana

A Piedigrotta, nel Parco Vergiliano, è l’ingresso alla più antica galleria di collegamento tra Napoli e Pozzuoli. Scavata interamente nel tufo, lunga 705 metri, larga 4,50 metri e con un’altezza 5 metri circa è prova di grande tecnica ingegneristica, realizzata dall’architetto Lucio Cocceio Aucto nel I secolo a.C.; ma nella Cronaca di Partenope (metà del XIV secolo) la costruzione della grotta è attribuita a un incantesimo del poeta Virgilio, nel Medioevo considerato un mago potente. Illuminata solo da due pozzi di luce obliqui, che ne garantiscono anche la ventilazione, di difficile accesso, scura e misteriosa, la galleria è luogo ideale per riti misteriosi. Nel I secolo d.C. si celebrano rituali orgiastici dedicati a Priapo, dio della fertilità, condannati per i comportamenti sfrenati; tra il III e IV secolo nella grotta, ora votata al culto del dio Mitra, si svolgono cerimonie in onore del sole e della luna (e lavori di consolidamento nel Cinquecento riscoprono il bassorilievo con la raffigurazione di Mitra tra il sole e la luna ora conservato nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli). Infine con il cristianesimo la galleria è consacrata a Santa Maria dell’Idra e ai lati dell’ingresso sono ancora visibili due nicchie affrescate: quella di sinistra con la Madonna dell’Idra (XIV secolo), quella di destra con il volto dell’Onnipotente. Negli equinozi, all’alba e al tramonto, il sole, in allineamento perfetto con i due ingressi, illuminava il tunnel abitualmente immerso nell’oscurità. La grotta è utilizzata ancora a fine Ottocento e il ricordo dei culti misteriosi, antichi e più recenti, la raffigurano così pericolosa e magica che attraversarla indenni è considerato un prodigio.

place
Crypta Neapolitana, Chiaia, Municipalità 1, Napoli, Campania, 80122, Italia - Napoli
Non accessibile
timer
120 Minuti
Libero
calendar_today

Galleria fotografica