Natura e paesaggio

Lago del Fusaro

Per i Greci antichi la laguna, non ancora del tutto chiusa dalle dune costiere, è parte del mondo dell’oltretomba e attività vulcaniche sotterranee e sorgenti minerali calde la identificano come palude infernale dell’Acheronte (Palus Acherusia). La ricchezza di acque termali è sfruttata in età romana per costruire terme e ville mentre il lago è utilizzato per allevamenti di ostriche e pesci. Divenuto paludoso alla fine dell’Impero romano, nel Medioevo è utilizzato per la macerazione del lino e secondo la tradizione dai fusi immersi a macerare nell’acqua deriva il nome Fusaro. L’area viene bonificata solo nel Settecento e torna ‘di moda’ come zona ricca di cacciagione quando diventa meta delle cacce ai cinghiali o alle folaghe dei sovrani Borbone.Il parco del Fusaro (98 ettari di superficie lacustre) ha un’estensione di 135 ettari; lungo le rive conserva tratti di canneto e arbusti di macchia mediterranea e il giardino storico è un trionfo di palme, pini, querce, eucalipti, oleandri e piante esotiche. Il lago è collegato al mare da tre canali e come nel passato prosegue l’allevamento di pesci e molluschi. Nell’Ottocento il re Ferdinando di Borbone favorisce in particolare la coltura delle ostriche di cui è appassionato consumatore, tanto da chiamare Ostrichina la villetta neoclassica (1825) eretta sulle rive del lago, di fronte al casino di caccia.Nel 1782 il re commissiona a Carlo Vanvitelli il Casino Reale, chiamato in seguito Casina Vanvitelliana dal nome dell’architetto, costruito su un isolotto del lago e unito alla terraferma e al parco circostante da un ponte. Grazie alle forme leggere e ai colori che ripropongono le tonalità delle acque e del cielo, il piccolo edificio rococò appare come una dimora da favola sospesa sull’acqua con un effetto scenografico di grande suggestione.

place
Lago del Fusaro - Bacoli
Accessibile
timer
120 Minuti
Libero
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