Il sito NapoliForMe utilizza solo cookies tecnici che consentono il corretto funzionamento della navigazione. Per maggiori informazioni sui cookie utilizzati da questo sito consulta la
cookie policy.
Selezionando “Accetta” o proseguendo la navigazione accedendo a un qualunque elemento del sito, acconsenti all’uso dei cookie.
Ricerca non valida: non è stata inserita una chiave di ricerca
È il museo archeologico più antico d’Europa e tra i più importanti al mondo per la ricchezza delle collezioni e per la storia che accompagna la sua nascita. Occupa l’edificio rinascimentale nato per ospitare la cavalleria, poi convertito in sede universitaria (è l’ex “palazzo dei Regi Studi”) e infine in museo, seguendo la decisione (1777) del re Ferdinando I di Borbone di creare un museo dedicato non solo alle collezioni d’arte antica, ma anche a istituzioni come la Biblioteca Borbonica, l’Accademia di Belle Arti e l’Osservatorio astronomico napoletano, in seguito trasferiti in altre sedi, reso accessibile dopo anni di lavori di adeguamento e il trasporto impegnativo delle sculture da Roma. Nel Real Museo Borbonico (1816) vengono quindi raccolti, catalogati e esposti i reperti recuperati dagli scavi borbonici a Ercolano (dal 1738), Pompei, Stabiae e dalle altre città vesuviane antiche, insieme alle collezioni reali, a partire dalla collezione Farnese ereditata da Carlo, primo re Borbone di Napoli (1734-1759), dalla madre Elisabetta Farnese e poi passata al figlio Ferdinando: un nucleo di sculture straordinario, di cui fanno parte l’Ercole, la Flora e il Toro Farnese. Arricchito dall’acquisizione di altre collezioni e riordinato, dopo l’Unità il Museo diventa Archeologico Nazionale (1871).