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Ispirato alla moda del tempo (1842) segue l’andamento sinuoso e apparentemente irregolare ‘all’inglese’ del giardino romantico, con i percorsi orientati verso le vedute scenografiche del golfo, del Vesuvio e della collina, offrendo visuali inedite di Castel Nuovo e di San Martino.Ideato dal botanico Federico Dehnhardt e circondato da una cancellata in ferro con l’ingresso sul lato verso il Castello Nuovo, si raggiunge dal cortile d’onore di Palazzo Reale, punto di partenza per la visita. Piante floreali e alberi rari caratterizzano il parco, prova dell’attenzione particolare data alla scelta delle piante, associando specie esotiche a specie tradizionali alla ricerca di effetti cromatici insoliti. Dal pergolato di buganvillea glabra a lecci, pini, allori, pittospori, ligustri, camelie, agrifogli, lauri, cedri, cipressi e banani: una ‘raccolta’ botanica magnifica per varietà e numero di esemplari, tra cui lo straordinario ficus magnolioides, impiantato nel 1842, dalle radici possenti che fuoriescono dal terreno; la parte più esterna del giardino è sistemata a prato. La terrazza della Spianata, affacciata su Castel Nuovo, è una vista nitida e luminosa del porto con il Vesuvio sullo sfondo.Superato il cortile d’onore, è visibile la copertura della sala prove interrata (2010) del Teatro San Carlo con la scultura Prova d’orchestra di Mimmo Paladino.Il giardino Italia, su piazza Trieste e Trento, piccolo e raccolto, riflette il gusto ottocentesco post unitario con la statua Italia di Francesco Liberti (1861) al centro di due grandi aiuole di camelie.